1. |
Animali (muladhara)
04:36
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Riflettevo sul rivo del fiume dando cibo ai pesci. Li guardavo spingere e nuotare per avere la preda. Se c’è qualcosa di diverso in noi io non l’ho visto mai. C’è scompiglio anche nel cortile, i maiali gridano. Stan lottando per un po’ di pane rotolando nel fango. Se c’è qualcosa di diverso in noi io non l’ho visto mai. È affamato pure l’impresario grande amico del Sindaco: un terreno verrà espropriato e scordato in fretta. Se c’è qualcosa di diverso in noi io non l’ho visto mai.
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2. |
Archiloco (svadhistana)
04:10
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In mano il nemico ha il mio scudo. Pesava troppo per me correndo a gambe levate. In mano il nemico ha il mio scudo. Non sono un cadavere, ne acquisterò uno migliore.
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3. |
Icaro (manipura)
05:07
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Da un po’ di tempo punto in alto, oltre misura, oltre natura. Ho un paio d’ali per elevarmi dall’aurea mediocrità dell’umanità. E volo più su. Mi sento un altro, un dio, un santo, vicino al sole, al suo calore. E cado più giù. Che presunzione cercare un’affermazione personale!
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4. |
Pace (anahata)
05:48
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È difficile non pensare al futuro quando si è in bilico, procedere forse solo per poi saltare nel buio. E ricerco la mia pace interiore. Potessi sfogliare il libro infinito scritto dal destino, probabilmente saprei se ogni deviazione porta allo stesso traguardo. E ricerco la mia pace interiore. Fa’ in modo che le strade di ieri non siano inesplorate, oggetto di rimpianti. E ritrovo la mia pace interiore.
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5. |
Veleno (vishuddha)
06:10
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Muti e rassegnati stanno i compaesani, plastici soldati, greggi ammaestrati diretti in un recinto insonorizzato, marcian fiduciosi senza preoccupazioni. Ho sempre pensato che il silenzio avveleni le anime. Sempre sia lodata la sopportazione di chi stoicamente manda giù il boccone. Preferisco quelli che alzano la voce, affrontano i lupi, muoiono dignitosi. Ho sempre pensato che il silenzio avveleni le anime.
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6. |
Legami (ajna)
04:02
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Sì che lo so che è un paradosso volare in alto e toccare il suolo.
Un legame ancestrale mi permette di vedere.
Nelle terre estreme ho capito la natura delle cose.
Nelle terre estreme non ho più speranza né timore
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7. |
Invocazione (sahasrara)
10:17
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Levo l’ancora, salpo con la mente. Cantami Musa un tema interessante: amore e ribellione non danno ispirazione. Guida la mia penna, muovi queste corde, lascia spalancate tutte quante le porte, offrimi la chiave di questa prigione.
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Lullabier Vittorio Veneto, Italy
(ITA) Lullabier è Andrea Vascellari.
Musica terapeutica.
Litanie ascetiche.
Languidi
riverberi.
Arpeggi sonnambuli.
Melodie eteree.
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Ascetic litanies.
Languid reverbs.
Sleepwalking arpeggios.
Ethereal melodies.
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